INFO & NEWS :

INFORMAZIONI, NOVITA', AGGIORNAMENTI

LA VITA SEZIONALE IN UNA PAGINA WEB  

Il decano del CAI Gep Pepita con la sua Aquila d'oro

A TASTE OF CANADA by GIUSEPPE IZZO 

Ciao a tutti, condivido con piacere alcuni momenti fotografici della mia esperienza canadese a Calgary, a ridosso delle Montagne Rocciose. Ho provato a selezionare le foto più significative di questi primi due mesi. Le Montagne di Banff Lake e Louise in Alberta e di Kimberley in British Columbia, le immense foreste di pino, laghi, fiumi, some foods e grattacieli. Per un rapporto più dettagliato ci vedremo in sezione. Spero vi piacciano. Un abbraccio, Giuseppe Izzo

 

Link al web album di Giuseppe Izzo (26 fotografie)

 

Pubblicazione della poesia

Un silenzio Grande

Carlo Pastore ricorda, attraverso la magia della neve, l’amata Giulia d’Angerio con una poesia pubblicata dalla Rivista Narrazioni.

Presso la libreria Feltrinelli di Caserta è stata presentata lunedì 14 gennaio scorso la Rivista Narrazioni, nata nel 1997 per pubblicare storie di vita, brevi saggi, poesie ed altro da un’idea dei proff. Antonio Malorni ed Anna Giordano.

All’interno della rivista presentata in tale occasione, anche una poesia di Carlo Pastore, Past President ed attuale attivissimo socio della Sezione, dal titolo Un Silenzio Grande.

La poesia è dedicata all’indimenticabile Giulia d’Angerio, anch’Ella Past President della Sezione, e la sua pubblicazione persegue l’intento di ricordare con qualcosa di concreto l'esempio di vita, spesa con entusiasmo ed amore per le montagne matesine. Chiunque l’abbia conosciuta, conserva un ricordo prezioso e personale della cara Giulia. Esempi concreti che consacrano il suo amore, la sua passione e la sua dedizione per la propria terra, sono le pubblicazioni che, insieme all’amato Carlo, ci ha lasciato, e che, ad oggi, costituisce la più copiosa documentazione e ricerca sul Matese: Fiori sul Matese, Appennino Centro Meridionale (anno 2002), Sentieri del Parco Regionale del Matese (anno 2003), DAL MATESE ALL’EUROPA SUL SENTIERO ITALIA -segmento Matese Campano (anno 2007), PARCO REGIONALE DEL MATESE - Carta dei sentieri - scala 1:50.000 (anno 2007).

Per chi non avesse avuto l’occasione di leggerla, si ripropone la poesia di cui sopra.

San Potito Sannitico, 16.01.2013

Addetto Stampa Regionale

Anna Lisa Golvelli

UN SILENZIO GRANDE ……

Con gli sci,

scivolo in binari paralleli,

in un ambiente d’incanto,

tutto è già bianco,

mi fermo, per ascoltare …… il silenzio,

non un fruscio, … sento la mia anima …

che vede e ricorda … ride,… piange

di un dolce irripetibile passato.

Ma si rinnova il miracolo.

Una nebbiolina invade l’aria

e l’orizzonte è sempre più corto,

il Miletto e la Gallinola

pian piano si nascondono alla mia vista,

si diffonde un profumo che riconosco.

Piccoli stracci si avvolgono a spirale

lentamente volano e se pur leggeri,leggeri,

iniziano a cadere.

E’la neve.

I fiocchi si posano senza rumore.

La pista sparisce.

Sui rami dei faggi,

i ghiaccioli, merletti e ricami.

Quante volte mi hai portato nella brughiera!

Quante volte abbiamo insieme,

sognato l’immenso del cielo,

dal quale ora, forse mi guardi …… Giulia!

07 / 07 / 2011 Carlo Pastore

                        CAMMINO DI SANTIAGO DI COMPOSTELA GIUGNO 2012

 

                         

                                   Link al web album di Rocco Pasquariello

 

Saluti a tutti voi che vorreste essere con noi.

Pregheremo anche per voi, compreso Gino detto GHINO.

Ciao dai pellegrini per sempre.

Gino, Gerardo, Francesca e Rocco

COMUNICATO STAMPA - TRASFERTA CAINA AD “ALCATRAZ”
Lo scorso week-end un gruppo di soci della sezione CAI di Piedimonte Matese, nell’ambito delle uscite previste nel calendario sezionale, è stato ospite della “Libera Università di Alcatraz”, centro culturale situato a Santa Cristina, nei boschi tra Gubbio e Perugia.
La Libera Università di Alcatraz (
http://www.alcatraz.it/)

è un posto che non si può descrivere, che per essere compreso deve essere vissuto: in poche parole è un'area di diversi ettari di terreno appartenenti alla famiglia di Jacopo Fo, figlio del Nobel Dario e di Franca Rame, colui che ha fondato oltre trent’anni fa questo incredibile luogo fulcro di cultura e creatività.
In quest'area, tra le case di pietra sparse qua e la ove dimorano gli ospiti di questa repubblica a se stante che conia addirittura scherzosamente passaporto, monete e sesterzi, non mancano bar e ristorante (divini) ove tutto è biologico, una palestra, una piscina calda e una all'aperto. Il tutto, creato nella massima ecocompatibilità con l'ambiente circostante, un bosco nel bel mezzo dell'Umbria, tende al recupero del "senso delle cose". Tra le mille coloratissime sculture disseminate ovunque nei boschi, Alcatraz propone corsi più disparati e creativi quali lo joga demenziale, i corsi di cucina biologica, di pittura, di ceramica.
Tra le varie attività i “caini” in trasferta hanno visitato anche l’area sulla quale sta nascendo l’eco villaggio solare, ovvero un villaggio di circa sessanta abitazioni, immerso nei boschi, ideato con l’obiettivo di creare un sistema abitativo che minimizzi i costi energetici e le spese condominiali e che possa fornire una serie ulteriore di risparmi, ove i residenti possano ad esempio coltivare il proprio orto e frutteto, ove il bosco e i campi forniscono legna, insalate selvatiche, erbe officinali, funghi e nel quale non è necessario usare la lavatrice perché si usa quella collettiva.
Ma questo week-end è stato per gli amici del CAI che lo hanno vissuto, un’incredibile occasione di relax e di appagamento culturale e creativo, oltre che gastronomico.
Nella tessera di adesione ad Alcatraz rilasciata a tutti gli ospiti al momento del saluto alla famiglia Fo ed allo strepitoso staff che vi collabora, c’è scritto «i soci sono dediti al progresso, alla buona tavola, edle buone maniere». Che aggiungere di più?


San Potito Sannitico, 12.06.2012

Il Bosco Incantato 

Il giorno 09-06-2012 si è svolta nei pressi di Gallo (provincia di Caserta), piccolo abitato medioevale adagiato nel Parco Regionale del Matese, la prima edizione de “Il Bosco Incantato” escursione ideata e organizzata da Concetta Altieri, Istruttrice e responsabile dell’Alpinismo Giovanile della Sezione di Piedimonte Matese del Club Alpino Italiano.

Il Matese rappresenta un vasto ed importante massiccio al confine tra Campania e Molise; Gallo Matese sorge su un colle al centro di una verde vallata, occupata in parte da un incantevole lago, incastonata tra le dorsali montuose del settore orientale del massiccio. Il territorio, particolarmente ricco di acque nonostante la sua natura calcarea, è di straordinaria bellezza con ampi boschi di faggio, quercia, acero e frassino, dove non manca la fauna selvatica (lepre, volpe, cinghiale e una varia avifauna). Le sorgenti del Mlin, di Cap L Mondr eFntona vvial sono autentici gioielli.

Non a caso è stato scelto per quest’escursione proprio il territorio di Gallo, citato nel 1154 come Gualdum(molto probabilmente derivante dal tedesco wald, bosco), in riferimento alla ricchezza dei suoi boschi e all’origine longobardo-bulgara dei suoi primi abitanti. Infatti, l’obiettivo dell’escursione era quello di coniugare in una singola escursione sia la dimensione del fantastico che gli aspetti connessi all’apprendimento di modi e tecniche di frequentazione della montagna.

Il percorso si è snodato sul sentiero 7D, un incantevole tracciato tra i boschi di Gallo che si è

prestato  quale scenario perfetto per il tipo di escursione. Moltissimi i bambini, ragazzi e le bambine che hanno partecipato all’iniziativa, compresi in una fascia di età molto variabile. Sono stati coinvolti in una serie di esperienze che hanno suscitato sia il loro interesse che la fantasia sono diventati attori protagonisti della leggenda di re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda. Si sono cimentati, grazie alla partecipazione degli alpinisti Luigi Ferranti e Francesco Sorgente, che per l’occasione hanno impersonato gli elfi del bosco, in arrampicate su alcuni massetti per poter acquisire il potere della conoscenza, il potere della giustizia,  il potere della rettitudine ed  il potere della pace. Le tre nobili virtù dei cavalieri della Tavola Rotonda. 

Infatti, a detta del Presidente della sezione Franco Panella, presente all’evento, la montagna è soprattutto cuore, coraggio di affrontare nuove vette, e conoscenza dei rischi e dei pericoli. Sul far della sera, Concetta ha intrattenuto i più piccini narrando loro delle fiabe di ispirazione celtica e al “crocicchio delle fate”, presso antiche mura longobarde celate dal bosco si è svolta la cerimonia di investitura.  La  più piccola del gruppo, Giada (di 3 anni e mezzo) ha continuato fino a sera  a parlare del bosco ed a cercare e chiamare fate ed elfi.

 

Dr. Concetta Altieri PhD

COMUNICATO STAMPA

Addetto Stampa: Anna Lisa Golvelli www.caipiedimontematese.it

ESCURSIONISTI PESARESI IN TRASFERTA SUL MATESE

L'iniziativa è nata dal piacevole ricordo lasciato dal Matese ad alcuni soci CAI pesaresi che a settembre scorso hanno partecipato alla XIII Settimana Nazionale dell'escursionismo

La Sezione CAI di Piedimonte Matese ha ospitato, nel week-end, una ventina di soci della Sezione CAI di Pesaro e li ha guidati su un sentiero che è l'emblema del paesaggio matesino: il sentiero 156-15L da Serra Del Perrone a Monte Mutria.

La migliore accoglienza è stata però offerta dalla montagna: salire sul Monte Mutria senza vento è un'occasione rara, per fortuna capitata sabato, ed anche le nubi che si affacciavano dal versante di Cusano Mutri, che in qualche modo hanno impedito di godere di parte del panorama, sono state apprezzate. La sensazione era di fare un giro in aereo, di salire con i proprio piedi altre le nuvole.

Il sostegno reciproco nella fatica della salita, lo scambio culturale e "linguistico", l'incontro tra gli accenti più o meno marcati, l'individuazione dei punti comuni e delle differenze tra i due gruppi (CAI di Pesaro e CAI di Piedimonte Matese) che camminano insieme, lo scambio di prodotti tipici del luogo da gustare ed assaporare, sono stati i frutti più immediati che quest'esperienza ha prodotto.

Nei saluti finali, avvenuti nella sede della Pro loco di Bocca della Selva, dove si è conclusa l'escursione, oltre ai ringraziamenti reciproci si sono gettate la basi per futuri incontri e successivi scambi, sul Matese e sull'appennino Marchigiano.

Fonte: Francesca Ciotte

San Potito Sannitico, 4 giugno 2012

Le immagini degli ultimi tre anni di attività del lungimirante

Presidente Franco Panella

 Link al web album di Antonio Cocozza (72 fotografie)

COMUNICATO STAMPA

Addetto Stampa: dott.ssa Anna Lisa Golvelli www.caipiedimontematese.it

La Sezione matesina del CAI ha rinnovato nell’Assemblea Ordinaria del 30 marzo scorso, le proprie cariche sociali, ratificate poi nel primo Consiglio Direttivo del giorno successivo.

In maniera a dir poco plebiscitaria, è stato riconfermato Presidente Franco Panella. Altri componenti del Consiglio Direttivo sono Ugo Iannitti (Vice Presidente), Gerardo Bertozzi (Segretario), Francesca Ciotte (Tesoriere), Anna Lisa Golvelli (già Addetto Stampa).

Fanno parte del collegio dei Revisori dei Conti Alessandro Valle, Maria Doris Ballarino e Tina Maccanico. E’ stato invece eletto Delegato Gino Guadalupo.

Nel discorso che ha preceduto l’elezione e che ha segnato la chiusura dell’anno sociale, il Presidente Franco Panella ha trasmesso ai presenti la propria soddisfazione per il ruolo sociale di rilevo che la Sezione ha raggiunto in questi anni nel panorama socio-culturale-politico locale. Ciò è stato possibile grazie alla capacità di collettività del CAI, grazie alla collaborazione dello "zoccolo duro", ovvero di tutti coloro che in questi anni hanno partecipato con costanza alla vita associativa, sia tra le montagne nelle escursioni previste da calendario, sia negli incontri settimanali "a valle" presso la sede associativa di San Potito Sannitico.

«Obiettivi fondamentali del direttivo uscente sono stati il mettere a fuoco le logiche comuni, seguire le sollecitazioni provenienti dal CAI nazionale ed i bisogni del territorio, promuovere e tutelare l’ambiente, i luoghi, gli spazi, e soprattutto gratificare l’essere umano. L’identità della sezione matesina del CAI è determinata da scambi vivaci e frequenti tra i soci, da contaminazioni con le altre realtà che ci circondano, dal continuo scambio tra passato e presente, antico e moderno, vecchio e giovane» ha precisato Franco Panella.

Anche il Segretario uscente Gino Guadalupo ha voluto salutare i presenti con un discorso toccante e simpatico: comunicando la propria volontà di uscire dal Consiglio Direttivo per fare spazio ai più giovani, ha incitato alla continuazione del percorso intrapreso e al potenziamento delle varie Commissioni sezionali.

A tutti gli eletti è andato l’augurio di buon lavoro dai presenti: in particolar modo ai componenti del Consiglio Direttivo è stato rivolto dai presenti all’assemblea l’invito a continuare sulla buona strada intrapresa dalla Sezione negli ultimi anni. Testimonianze del buon operato sono senza ombra di dubbio due importanti "acquisizioni", possibili grazie alla collaborazione con le relative amministrazioni comunali: la sede sociale a San Potito Sannitico e la Capanna Sociale di Monte Orso nel territorio di Castello del Matese.

San Potito Sannitico, 1 aprile 2012  

COMUNICATO STAMPA

18.07.2010

 Inaugurazione del Rifugio Di Monte Orso

Località Pozzacchio di Castello Matese

Nemmeno un forte acquazzone estivo venuto a rinfrescare la calura di questi giorni ha spento gli animi dei caini matesini. È stata una domenica gioiosa e molto partecipata quella che ha visto l’inaugurazione della «Capanna Sociale Monte Orso»: circa duecento persone hanno raggiunto i  1380 metri di altitudine per festeggiare l’inizio della gestione del rifugio da parte della sezione CAI di Piedimonte Matese. Oltre ai caini matesini  ed ai tanti amanti della montagna accorsi, erano presenti  il Vicepresidente Nazionale del CAI Goffredo Sottile, già Prefetto di Caserta ed attento conoscitore del Matese, il Presidente del GR Campania Annamaria Martorano, i Presidenti dei GR Lazio e Molise, ma anche rappresentanti di tutte le otto sezioni CAI campane e delle “sorelle” sezioni di Campobasso, Isernia, Cassino e Colleferro. Hanno inoltre onorato con la loro presenza alcuni sindaci del comprensorio matesino, il Presidente del Parco Regionale del  Matese Giuseppe Falco e quello della Comunità Montana del Matese Fabrizio Pepe.  A fare da padroni di casa sono stati il Presidente della sezione CAI di Piedimonte Matese Franco Panella ed il Sindaco di Castello del Matese Antonio Montone, che qualche mese fa, insieme all’amministrazione comunale,  ha creduto nel CAI e gli ha affidato la gestione del rifugio per i prossimi dieci anni. Dai loro discorsi è emersa la volontà di entrambi di rimettere in gioco un luogo negli ultimi tempi  dimenticato, dando la possibilità a tutti, amministrazioni, pro loco ed associazioni di goderne della disponibilità: la capanna sociale quale luogo di rifugio non solo per chi fa trekking e cammina per i boschi ma per tutti coloro che nutrono interesse per l’ambiente, la montagna ed il territorio  matesino e desiderano approfondirne la conoscenza attraverso lo studio. Un primo passo per rendere fruibili le risorse materiali e paesaggistiche del Matese, un’occasione in più per mettere in pratica la collaborazione tra enti locali ed associazionismo per il rilancio del nostro territorio. Un ringraziamento particolare da parte del Presidente Franco Panella è andato al gruppo più attivo dei caini matesini, ovvero tutti coloro che nelle ultime settimane hanno lavorato faticosamente per la rimessa a nuovo del rifugio e per l’organizzazione della sua inaugurazione.   Subito dopo i saluti di rito il quartetto d’archi SIRIO ha allietato i presenti con un concerto “en plein air”, alloggiati su di un suggestivo palchetto nella faggeta. La giornata si è conclusa con un buffet ricco di pietanze della tradizione matesina, con canti e balli di musica popolare tra la soddisfazione di tutti, organizzatori e partecipanti. Adesso non resta che aspettare la neve, che con la sua magia imbiancherà il bosco e renderà fruibile la pista da sci di fondo che costeggia il rifugio, l’unica omologata dal CONI in Campania.  Ma aspettando la neve, c’è ancora tutta l’estate per godere della ritrovata Capanna Sociale di Monte Orso.

 
Finalmente la sezione CAI di Piedimonte Matese ha un suo rifugio
 

In data 20 gennaio 2010 è stato infatti stipulato il contratto di comodato d’uso tra il Comune di Castello del Matese  e la sezione CAI di Piedimonte Matese. Oggetto del contratto, della durata di nove anni, è  il vecchio rifugio di Monte Orso – Pozzacchio (41°24’45.37”Nord - 14°28’.09.19” Est – Altezza mt. 1.347), quello adiacente alla pista di sci di fondo, l’unica omologata della regione Campania, finalizzato, come recita in contratto, «all’utilizzo come punto d’appoggio lungo gli itinerari escursionistici del Matese per chiunque possa essere interessato».

La gestione di un rifugio e di un punto di appoggio escursionistico rientra tra l’altro tra gli scopi istituzionali del CAI. Tale attività di gestione viene anche svolta, come previsto dalla legge 776/1985, per facilitare l’attività del Soccorso Alpino e Speleologico. Ma soprattutto permetterà ai “caini” matesini di coinvolgere ed ospitare  nelle proprie attività culturali, didattiche e ludiche, i soci ed i simpatizzanti delle omologhe sezioni della Campania e delle regioni limitrofe.

L’acquisizione della gestione del rifugio è stata possibile grazie alla disponibilità dell’Amministrazione Comunale di Castello del Matese e del Sindaco Antonio Montone, molto sensibili al tentativo del CAI di coinvolgere le amministrazioni pubbliche sulle tematiche della biodiversità, della tutela e della valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni. In passato la stessa disponibilità si è avuta dall’Amministrazione Comunale di San Potito Sannitico che, nella persona del Sindaco Angiolo Conte, ha messo a disposizione della sezione matesina del CAI i locali siti nell’edificio dell’Ecomuseo dell’Alto Casertano per la realizzazione della prima sede ufficiale. La speranza è che tale esempio venga seguito da molte altre amministrazioni, non solo comunali, anche, soprattutto, nella valorizzazione della sentieristica e nella realizzazione di eventi di carattere promozionale e di tutela dell’ambiente.

Con la realizzazione della sede ufficiale e l’acquisizione del rifugio di Pozzacchio,  la sezione CAI di Piedimonte Matese getta oggi le fondamenta per la realizzazione di grandi obiettivi, tutti tesi alla valorizzazione ed alla salvaguardia di quello splendido territorio che è il Matese ma, soprattutto, continua la sua politica di avvicinamento alla montagna delle popolazioni locali, soprattutto delle giovani generazioni. Perché i primi estimatori ed i più rispettosi del Matese  e delle sue bellezze dobbiamo essere noi cittadini di questo splendido angolo di paradiso.

 

 

Comunicato CAI Piedimonte Matese

...ai funerali della nostra amata Giulia, Carlo suo consorte,  ci ha invitati a seguire gli insegnamenti che Lei ci ha lasciato, a inseguire la libertà e a vivere in nome dell'acronimo che inisieme avevano creato...CUORE (Camminare, Udire, Osservare, Riflettere, Emozionarsi)...

Il Presidente ed il Consiglio Direttivo sentitamente ringraziano tutti coloro che hanno sostenuto Carlo, la famiglia d'Angerio ed il sodalizio in questo momento di lutto.

---------------------------------------------------------------------------------

Giulia, stella del Matese

Link al web album di Daniela Di Salvia (7 fotografie)

---------------------------------------------------------------------------------

 Ricordando Giulia...

  

Link al web album di Antonio Cocozza (10 fotografie)

Mi trovo al CAI Piedimonte Matese perchè ho conosciuto Giulia. Un sabato mattina di febbraio 2006 mi recai da Napoli a casa sua per prendere il manuale "I sentieri del Matese" da lei scritto insieme a Carlo Pastore, il signore della montagna. Quella volta mi spiegò cosa era il CAI e mi accompagnò quasi per mano all'imbocco della mulattiera per S.Maria Occorrevole che percorsi da solo per la mia prima breve escursione. Successivamente ho percorso numerosi sentieri matesini seguendo le sue orme ed ascoltando con attenzione le sue spiegazioni sui vari aspetti della natura e della storia del territorio. Ora che non c'è più mi sento anch'io orfano del suo sapere, un vuoto enorme, come un profondo baratro, mi si è improvvisamente parato innanzi. Il suo ricordo sarà per sempre nel mio cuore: un'altra Giulia non c'è. Un forte abbraccio a Carlo e Nicola... Nino

---------------------------------------------------------------------------------

Dal Prof. Aldo Altieri:

Cari Carlo P. e Nicola D.     io e Carmen abbiamo appreso con molta sopresa e dolore della repentina dipartita della vostra  e nostra cara Giulia. Vi inviamo le nostre più sentite condoglianze. Giulia mancherà a molti. Potremo trovare un pò di consolazione, continuando a portare avanti il suo impegno appassionato per l'habitat del Matese, sicuri di farle piacere e di sentirla ancora accanto a noi. Un forte e caldo abbraccio a entrambi. Vicini al vostro dolore,  Aldo Altieri e Carmen Sparano. P.S.  Aggiungiamo il trafiletto scritto per il Caffè di sabato 27-3. Inoltre, alleghiamo una "consolante" poesia del poeta inglese Nenry S. Holland   

* Per Giulia D’Angerio

“ 21-3-‘010. Oggi è primavera. Ed io ti vedo nel vento lieve di primavera continuare a camminare  instancabile per le strade, i viottoli , i tratturi e i prati del tuo Matese . E accarezzare dolcemente animali, alberi, rocce e fiori. E scomparire nell’acqua fresca dei ruscelli per unirti alla natura tanto amata. “

In questi giorni,  un brutto male ha portato via Giulia D’Angerio,l’amante del Matese, l’amica di tanti ambientalisti. Giulia ha speso la sua vita con il suo compagno Carlo Pastore per la riscoperta e la  valorizzazione del Matese. Insieme hanno studiato e catalogato ogni specie della flora e fauna, presente sulla catena montuosa . Hanno riscoperto e tracciato mille tratturi e sentieri, per permettere a tutti di avvicinarsi alla montagna. Hanno ideato e aperto la pista per lo sci di fondo.

Hanno difeso e migliorato l’integrità dei luoghi e degli esseri viventi. Hanno scritto e pubblicizzato nei convegni, circoli e  scuole le bellezze del Matese. Lei ha aperto anche un centro di accoglienza per gli amati cani abbandonati. 

“Grazie, Giulia, per tutto quello che hai fatto, da parte di tanti amici, che vorranno ricordarti continuando la tua opera di riscoperta delle meraviglie naturalistiche del Matese. “

                                                                               Aldo Altieri  

 

       Per Giulia

 

                                         Oggi come ieri … 

                         La morte non è niente.

                         Sono soltanto nascosto

            nella stanza accanto.

            Io sono sempre io, e tu sei sempre tu.

            Ciò che eravamo prima l’uno per  l’altro,

            lo siamo anche ora.

           Chiamami col mio vecchio nome,

           che ti è familiare;    

           parlami nello stesso modo affettuoso

           che hai sempre usato.

                        Non cambiare il tono di voce,

                        non assumere un’aria di tristezza.

                        Ridi come facevi sempre ai piccoli scherzi

                        che ci piacevano tanto quando eravamo insieme.

                        Prega, sorridi, pensami!...

 

                        Il mio nome sia sempre

                        la parola familiare di prima,

                        pronuncialo senza traccia di tristezza.

                        La vita conserva il significato

                        che ha sempre avuto.

                        E’ la stessa di prima,

                        c’è una continuità che non si spezza. 

 

                       Perché dovrei essere fuori dalla tua mente,

                       solo perché sono fuori dalla tua vista?

                      Ti  sto aspettando, solo per un attimo,

                       in un posto qui vicino,

                       proprio dietro l’angolo.

                       Il tuo sorriso è la mia pace…   

                                     Henry Scott Holland, (G.B. 1847-1918) 

Un angolo di verde incontaminato 30-3-10

Link all'articolo di Alessandro Santulli sul bosco di Selvapiana di Alvignano (CE)

RAPPORTO DEL PRESIDENTE DEL CAI PIEDIMONTE MATESE

FRANCO PANELLA

Presidente, cosa ne pensa dell’ultima estate sul Matese? 

Ciò che di negativo è successo questa estate sulle nostre montagne rende quanto mai necessaria una riflessione sul ruolo di chi, a qualunque titolo, come turista, semplice camminatore, trekker o altro, si reca sul Matese.

L’organizzazione dei rave party, funestati dalla morte del giovane israeliano, e più in generale l’assalto a luoghi che dovrebbero essere di rifugio e di benessere derivano da una coscienza ambientale. Non si va più in montagna per ritrovare momenti di serenità, tempi più lenti ed aria più pulita, si tenta di arrivare in auto, o con i terribili quad, in posti nei quali si dovrebbe andare esclusivamente a piedi per approfittare di una pausa dalla velocità di tutti i giorni.

 

Manca quindi l’”educazione alla montagna”?

 

Esattamente, molti trasportano semplicemente se stessi in montagna, quando invece si rende necessario un diverso approccio. Noi del Club Alpino Italiano, come molte altre associazioni ambientaliste, proponiamo un mondo diverso, con un approccio formativo e conoscitivo sul territorio. Da molti anni ci impegniamo nell’educazione ambientale, senza per questo venir meno alla serenità ed al divertimento. Anche una semplice passeggiata insieme ad altri amici può servire a conoscere meglio il nostro territorio, mettendo in collegamento tra loro  le diverse zone di interesse ambientale, culturale ed archeologico e stimolando la conoscenza della fauna e della flora in un territorio che è vasto più di 33000 ettari. Questi interessi spingono il camminatore ad identificarsi nell’ambito territoriale, a mettersi in relazione con il paesaggio, a comprendere il potenziale che esiste e che potrebbe essere meglio e più rispettosamente fruito da tutti. Noi scherzando diciamo di fare il “cammino dell’asinello”: è l’identikit di chi percorre i vecchi sentieri del passato, quelli che venivano utilizzati da chi ci ha preceduto per spostarsi, comunicare tra i nostri paesi antichi, quelli che portano ad una vera immedesimazione con il territorio ed ad essere realmente sollecitati dall’habitat che viene attraversato.

 

Quale è attualmente la situazione ambientale del Matese, e cosa si potrebbe fare?

 

Mah.. è evidente che si può e che si deve fare di più! Il nostro gruppo, ch conta circa 170 iscritti, cerca di svolgere anche un ruolo di “sentinella”, segnalando la negatività e sollecitando le varie istituzioni, la Comunità Montana Zona del Matese, le amministrazioni locali e l’Ente Parco Regionale del Matese. Possiamo e vogliamo avere solo una funzione di stimolo. Come è facilmente interpretabile, la nostra è un’associazione senza alcuna coordinata politica. Esiste una rete di forze ambientaliste grazie alle quali si potrebbero ottenere grandi risultati: il Centri di Educazione Ambientale di Castello del Matese e San Potito Sannitico, i Rangers di Raviscanina, i diversi nuclei di Protezione Civile, il Gruppo Micologico del Matese, lo Sci Club Fondo Matese, l’Associazione FreeStyle, le diverse Pro Loco ed altre ancora. Tra noi esiste una forte collaborazione, avendo tutti il comune interesse della salvaguardia del territorio.

Quel che molto manca, è il controllo del territorio. Noi vorremmo un tavolo di incontro al quale le diverse istituzioni possano, una volta e per sempre, comprendere che il nostro ruolo, quello di tutte le associazioni intendo, non è quello di fare da tappabuchi alle feste ed alle sagre, incrementando gli stands e facendo animazione, ma essere parte attiva nella tutela e nella valorizzazione del territorio, in quanto espressione della popolazione attiva. E poi bisogna assolutamente migliorare nell’educazione al rispetto del territorio.

L’attività della nostra Sezione è finalizzata ad “iniettare” in ciascuno dei partecipanti alle nostre escursioni i “germi” della conoscenza ambientalista, facendo si che ciascuno sia un camminatore  consapevole, che sia contemporaneamente un soggetto che lasci la minore impronta sul territorio, ed un propugnatore della tutela del mondo in cui viviamo.

La cosa che più mi preme, come Presidente della nostra Sezione, è di far capire che i veri governatori del territorio non sono di certo le istituzioni, le associazioni, o quant’altro, ma lo sono i cittadini del Matese. Ogni cittadino deve infatti comprendere quanto sia necessario dare un contributo reale, e maturare l’interesse verso il luogo in cui si ha la fortuna di vivere.   Bisogna riconoscere come proprio l’ambiente che ci circonda, ritrovare quello che uno dei grandi pensatori ambientalisti, Henry David Thoreau chiamava “lo spirito del territorio”. 

Agosto 2009

 

                                Franco Panella Presidente del CAI Piedimonte Matese

TESSERAMENTO CAI 2012

E' IN CORSO IL TESSERAMENTO DEI SOCI PER L'ANNO 2012

VI RICORDIAMO DI CONTATTARE IL SEGRETARIO GINO GUADALUPO

PER ADEMPIERE A QUESTA FONDAMENTALE FORMALITA'

PER LA VITA DELLA SEZIONE

15.03.2009

LA FESTA DELLE DONNE UNA SETTIMANA DOPO...

Le donne del CAI Piedimonte Matese la festeggiano così!

Da Concy a Rosanna, da Maria Elena ad Anna Lisa, da Lorena a Grazia, da Pina

 alla grandissima Margherita una bella prova di forza e leggiadria:

in vetta con il sorriso!

CIRO FIORE SUL MONTE BIANCO

Il nostro amico Ciro Fiore (Socio del CAI Napoli) ha raggiunto la vetta del Monte Bianco il 5 agosto alle 8 e 10 della mattina.
Tanti complimenti a lui, in attesa che la vetta venga raggiunta per la prima volta da un membro della nostra sezione.

Ugo Iannitti (Responsabile settori Alpinismo - Sci Alpinismo)

   

 

RACCONTI DI VIAGGIO 

e-mail di Anna Lisa Golvelli 

ciao a tutti.
chiacchierando tra noi ci è venuta un'altra idea caina...
sarebbe molto bello se ad ogni escursione  qualcuno di noi scrivesse un breve pensiero sulla giornata, sensazioni, racconti della giornata, un aneddoto, un ricordo...
tale testo, che potrà avere qualsivoglia lunghezza, potrà essere una frase così come un romanzo... verrà poi edito on line nel nostro sito fotografico, nella pagina inerente l'uscita...
alla fine dell'anno sociale tutti i testi potranno poi essere raggruppati in una piccola pubblicazione, che diventerebbe così una sorta di nostro annuario, magari da distribuire a tutti i soci. siccome non tutti sono  dotati di internet, computer e mail, vi invitiamo a diffondere questa nostra idea a tutti i soci, magari discutendone un pò in escursione... e soprattutto, invitiamo tutti coloro che hanno partecipato alle prime tre escursioni di gennaio, a scrivere qualcosa su queste uscite, in modo da non lasciare nulla di dimenticato....
ovviamente i testi dovranno essere inviati via mail all'indirizzo di posta elettronica caipm@altervista.org
ma potranno essere anche consegnati testi scritti a penna su un foglietto... questi dovranno essere consegnati a nino cocozza o  anna lisa golvelli ... ci penseremo poi noi a trascriverli e a metterli on line... ma magari gli originali  potrebbero essere  conservati per la versione cartacea... vedremo!
abbiamo inoltre pensato di creare questa nuova iniziativa RACCONTI DI VIAGGIO... che ve ne pare???
 
aspettiamo i vostri scritti o le vostre opinioni al riguardo....
 
 saluti caini
 
la redazione web del sito

PUBBLICHIAMO DUE DOCUMENTI REDATTI DA GIULIA D'ANGERIO RELATIVI ALL'IMPATTO AMBIENTALE DELLE PALE EOLICHE IN AMBIENTE MONTANO:           Giulia1.rtf                                Giulia2.rtf

Nota. Tutte le foto incluse nelle pagine web sono in versione anteprima. Cliccandole si apre la versione ingrandita in una nuova finestra.

Free download: i contenuti di questo sito sono tutti disponibili per la copia purchè ne venga chiaramente indicata la fonte in caso di utilizzo. 

Vi preghiamo di segnalare eventuali "bug" (errori) a: caipm@altervista.org - Grazie